Vivo le foto, le immagini oltre la loro scorza esterna e cerco di vederle oltre la loro visione estetica.Cerco in esse un valore che è l’espressione dell’istinto di chi ha scelto di premere il pulsante di scatto proprio in quel momento. E poi ancora proprio in quel posto, con quella persona, davanti ad un fiume o ad una casa e l’elenco sarebbe infinito. La foto è passione ma anche messaggio e quando riesce ad emozionare ha davvero una ragione d’essere.Con la foto si racconta, si indica una via, si fa sorridere, piangere, riflettere e anche sobbalzare. Con la fotografia evochiamo quei mondi che abbiamo dentro e che tiriamo fuori mettendo a fuoco quel che ci interessa che diventa l’accento di come siamo.
Sua maestà Grimalda:
Grimalda è una paziente fatta ricoverare in manicomio molti anni prima dai suoi familiari, non più in grado di sopportarne i capricci e soprattutto l'accidia.
Ispirazione tratta dal romanzo “Per le antiche scale”, raccolta di racconti di Mario Tobino pubblicato per la prima volta nel 1972, anno in cui vinse il Premio Campiello.
I racconti hanno come filo conduttore il personaggio di Anselmo, psichiatra presso un manicomio nei pressi di Lucca. Ciascun racconto ha per soggetto uno degli ospiti o dei medici della struttura ospedaliera.